UNA POLTRONA PER SETTE

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A fine gennaio si chiude il mercato, contestualmente il campionato assegna il titolo di campione d'inverno. Etichetta platonica, tout court: non si vince niente, ma stare in testa a metà del cammino accresce l'autostima ed il venerabile rispetto degli avversari. Lo scettro dovrà essere tenuto ben saldo per altre 21 giornate, non è poco. Il campionato riprende il sabato 13, con il Rimini e il Piacenza al comando di una classifica che vede staccate di un solo punto Juventus (con nove punti di penalizzazione ed una partita da recuperare), Napoli, Genoa e Bologna.

Il buonsenso parla chiaro: una di queste squadre primeggerà alla fine dell'andata, al massimo il Mantova, staccato di tre lunghezze da un titolo che cercherà di difendere da campione in carica. Il recupero della Signora contro il Cesena (16 gennaio) potrà spostare gli equilibri dalla parte dei bianconeri. La Juventus (32) dovrà affrontare Mantova e Spezia fuori casa, il Bari fra le mura amiche. Deschamps può girare la boa contento (e probabilmente primo) se conquista fra gli 8 e i 10 punti, consapevole che l'unico vero ostacolo si chiama proprio Mantova (30). Alla squadra di Di Carlo servirebbe un tris per puntare il vertice: detto del big-match del "Martelli", programmato alla ripresa, i virgiliani dovranno poi fare i conti con Genoa (al "Ferraris") e Rimini.

Logico che un impensabile filotto positivo accrediterebbe i lombardi per una promozione diretta, senza dimenticare che anche un passaggio in media inglese (7 punti) sarebbe da urlo. Nel breve i punti pesano, ecco perché Rimini (33) e Piacenza hanno qualcosa in più per centrare l'impresa. Per Acori il calendario è insidioso più che proibitivo: i romagnoli sperano di non cadere nella tana dell'Arezzo di Sarri, penultimo ma vivissimo, per poi attendere l'arrivo della Triestina prima di far visita al Mantova. Anche in questo caso, 7 punti paiono d'obbligo per una squadra che pensa da grande. Calendario su un piatto d'argento per il Piacenza (33): trasferte contro Spezia e Triestina più il Vicenza in casa, banco di prova per le reali ambizioni di una squadra che ha la possibilità di restare al vertice giocandosi tanto credito nel primo mese dell'anno.

Non sarà un finale facile per il Napoli (32), che tuttavia ha il considerevole vantaggio di giocarne due su tre in casa: alla ripresa c'è il Verona dell'ex Ventura, che non dispone di una bacchetta magica per guarire un malato in pessime condizioni di salute. L'altro sabato c'è il Lecce, dopo venti giorni i salentini potranno contare sulle medicine del taumaturgo Papadopulo e su qualche buon rinforzo. Si chiude con il posticipo di lusso contro il Genoa: al "San Paolo" sarà una notte d'altri tempi. Un trittico che Reja affronterà senza molti punti di riferimento, battezzando squadre probabilmente rivoluzionatre dalla campagna di riparazione. Prima di chiudere l'andata in casa dei partenopei, il Genoa (32) farà visita al derelitto Pescara e riceverà il Mantova: 7 punti sarebbero un viatico eccellente, ma il miglior biglietto da visita può farselo ricamare il Bologna (32), che dovrà vedersela con Treviso e Albinoleffe davanti al pubblico amico, allontanandosi da casa per far visita al Crotone: un en-plein di Ulivieri spaventerebbe qualsiasi avversario ed accenderebbero le ultime ore del mercato.

LA VOLATA PER IL TITOLO D'INVERNO (in maiuscolo le gare in trasferta, la Juve ha una partita in meno)

RIMINI (p. 33):          AREZZO       Triestina        MANTOVA

PIACENZA (p.33):     SPEZIA        Vicenza          TRIESTINA

JUVENTUS (p. 32):     MANTOVA    Bari                SPEZIA

NAPOLI (p.32):          Verona          LECCE             Genoa

GENOA (p. 32):           PESCARA     Mantova         NAPOLI

BOLOGNA (p. 32):      Treviso         CROTONE        Albinoleffe

MANTOVA (p. 30):      Juventus      GENOA           Rimini

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