UNA SQUADRA ALLO SFASCIO

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La situazione si complica di brutto. Chissà cosa ha pensato il tandem dirigenziale De Laurentis-Marino mentre il Napoli di un traballante Ventura cedeva clamorosamente all’umiliazione teatina. Non è difficile pronosticare sgomento ed incredulità sui loro volti e fulminanti sguardi d’intesa celanti imminenti e destabilizzanti decisioni. Qualcosa bisogna pur fare. Accettare con umiltà quella che risulta essere un’infima realtà che peraltro non gli compete è già troppo difficile per il tifoso azzurro, figurarsi poi l’umiliazione di ritrovarsi dopo tanti buoni propositi in fondo alla classifica. Tutto d’un tratto viene a mancare la promessa di un prevedibile e roseo futuro. Ma cos’è che non va tra le maglie azzurre? Non c’è bisogno di scomodare la scarsa lucidità fisica e neanche la ormai scontata astinenza da gol. Magari gli errori vanno ricercati in un modulo poco adatto alle caratteristiche dei giocatori a disposizione, forse bisogna fare un passo indietro e recuperare schemi e tatticismi di terzo livello. Oggi in campo nessun giocatore partenopeo sembrava essere a suo agio nel ruolo di competenza. Toledo sembrava facesse il guardalinee e Corneliusson non ha mai fatto quello che, per novanta minuti, ha continuato a gridargli fino allo sfinimento il mister. Se il biondino è incapace non è mica colpa sua. Per non parlare del Pampa Sosa, che è sembrato un’isola sperduta nell’oceano. I lunghi lanci a cercare la sponda argentina non sono utili se poi l’altro attaccante ha la sfortuna di chiamarsi Berrettoni. E se, per tagliare la testa al toro, la smettessimo con questi lunghi lanci imprecisi? E se proprio non se ne potesse fare a meno, si potrebbe far giocare il più in forma Varricchio? In dieci minuti ha creato più palle gol lui che in una partita tutta la squadra. Neanche la difesa a tre convince, ampia oasi per gli attaccanti avversari. Per fortuna ci sarebbe ancora tempo per cambiare. Dipende molto dai dirigenti ma soprattutto dai giocatori. Mi viene da pensare, ed oggi ne ha data ampia dimostrazione lo scontento di Toledo, che l’allenatore non goda più di tanta stima nello spogliatoio. Sarà una mia impressione, ma potrebbero esserci da qui a poco cambiamenti inaspettati.

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