URGE AVERE CALMA ED EQUILIBRIO

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Dopo la sconcertante prova di domenica scorsa contro la modesta Massese puntuali sono arrivate le feroci critiche al Napoli. Come al solito sono state usate parole pesantissime nei confronti di una squadra che, forse qualcuno lo ha dimenticato, è ancora saldamente prima in campionato.

Sicuramente gli azzurri hanno deluso le aspettative in quella che è stata una tra le peggiori gare disputate in questo torneo sia dal punto di vista tattico che da quello tecnico. Il Napoli ha mantenuto per tutto il corso dei 90’ un possesso di palla sterile con manovre che seguivano un solo ed unico criterio: palla lunga e pedalare. Inoltre, troppi passaggi elementari e disimpegni sbagliati durante l’incontro, anche da parte dei giocatori tecnicamente più dotati.

Ciliegina sulla torta, tornano i timori di una difesa che ha traballato e mostrato insicurezza continua.

Nonostante tutto ciò i partenopei hanno perso immeritatamente. Non siamo riusciti a leggere né sentire da nessuna fonte d’informazione questo che è un dato evidente. Gli azzurri hanno creato poco e non avrebbe meritato la vittoria, ma la Massese ha fatto ancora meno! Ma come sappiamo il bello del calcio è proprio questa imprevedibilità e quindi è andata come è andata.

Ma è bene predicare ancora una volta quella parola che nel vocabolario di molti tifosi e addetti ai lavori sembra non essere menzionata: equilibrio.

Non è possibile accettare critiche che crocifiggono senza pietà l’allenatore Reja, dandolo per finito, non più in grado di pensare una formazione morigerata, dopo una sconfitta, lo ripetiamo, immeritata. Un allenatore che conserva il primato del girone e che, tra le altre cose, riesce a gestire uno spogliatoio con molti senatori che spesso finiscono in panchina senza far polemiche.

Eccessive anche le critiche a Marino per gli ultimi acquisti di Cupi e Lacrimini, senza aver dato ai nuovi giocatori il tempo di mettersi in mostra. Potrà anche essere che siano scarsi, ma vediamoli almeno giocare un numero ragionevole di gare prima di giudicare.

La squadra infine, che tutto ad un tratto è diventata appena sufficiente per disputare un campionato di C e che, secondo alcuni, dovrebbe essere rifondata in caso di promozione perché si tratta di giocatori scarsi e senza personalità.

La verità è che il Napoli ha un ottimo allenatore che ha però commesso degli errori; un ottimo direttore generale le cui operazioni di mercato si giudicheranno a fine stagione; un’ottima squadra che adesso sta attraversando un periodo negativo. Tre componenti più che degne in questo campionato di serie C e che dovranno confermarsi in categorie migliori.

Parola d’ordine equilibrio dunque: va bene criticare, ma con giudizi oggettivi e professionali.

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