Caffè con Foffu, Mutti: “Le scelte non sono state ottimali, Meluso è un grande DS. Spalletti è stato un genio”

Intervenuto ai microfoni del nostro Fortunato Condinno l’ex mister del Napoli, Bortolo Mutti, ha risposto alle varie domande poste dalla nostra redazione in virtù del momento complesso degli azzurri e non solo. Di seguito, ecco l’estratto:

1) Mister il Napoli è la delusione dell’anno ma si aspettava che Mazzarri facesse peggio di Garcia?

“Come dissi già all’inizio della stagione è un campionato non scontato, il Napoli non dominava come prima e me ne sono accorto sin dal primo momento, è complessa la situazione. Mazzarri, per me, aveva tutte le carte in regola per cercare di aprire un nuovo ciclo con gli azzurri, fatto sta che anche per situazioni non fortunate il mister toscano si è trovato a dover fronteggiare dinanzi a complessi movimenti. Le scelte non sono state ottimali, ma credo che anche un DS come Meluso sia un grande uomo di calcio, vedremo col tempo”.

2) Giocare col 5-4-1 per una squadra abituata a dominare gli incontri e creare 0 palle gol non è mortificante per tifosi e giocatori stessi?

“Come detto in precedenza, è una situazione molto strana, se paragoniamo a ciò che è successo lo scorso anno è inevitabile dire che è un qualcosa di strano visto il passato. Purtroppo nel calcio si passa a situazioni diverse nel bel mezzo di una singola settimana, quindi, se Mazzarri crede che sia inevitabile giocare con questo schema, soprattutto per quanto concerne gli infortuni, è un qualcosa che dovrà portare risultati. Penso che quando torneranno tutti a disposizione si cambierò di nuovo modulo”.

3) Quanto è importante per un allenatore di 60 anni aggiornarsi sull’evoluzione del calcio?

“Molto importante aggiornarsi, Spalletti è anche più grande di età di alcuni allenatori che si sono dimostrati ormai pieni di tutto ciò che hanno vinto. L’allenatore dell’Italia è un genio, un qualcuno che permette di far crescere sia mentalmente ma anche tecnicamente i giocatori, quindi l’aggiornamento è un qualcosa di fondamentale per un tecnico, soprattutto se si siede su delle panchine pesanti”.

4) Quanto incide oggi un allenatore su una squadra e quando ha inciso Spalletti che ha vinto panchina d’oro?

“L’allenatore incide tanto nell’input di una squadra completa, ora è importante per il Napoli cercare di colmare il gap con le altre squadre, credo che Mazzarri sia l’uomo giusto in virtù anche dei nuovi acquisti che potranno dare una mano completa agli azzurri. Però sì, l’allenatore è una figura importantissima, gestisce gli allenamenti, le diete, fa tutto”.

5) Lei ha allenato anche l’Hellas Verona con le varie cessioni ritiene che di converso Baroni stia facendo un grande lavoro e possa salvarsi comunque?

“Le cessioni sono troppe e anche di livello, vedi Djuric al Monza oppure Filippo Terracciano al Milan. Nonostante ciò credo che Baroni sia un allenatore di livello, ha già più volte conquistato la salvezza, e gli scaligeri posseggono nonostante gli addii un roster importante, pieno di giovani, che possono puntare alla salvezza senza alcun problema”.

6)Un pensiero su Kvaratskhelia, cosa ne pensa del georgiano e dove potrebbe agire al meglio?

“L’ho già ripetuto più volte lo scorso anno Kvaratskhelia mi ha sorpreso tantissimo, il giocatore georgiano ha una marcia in più e quando è assente il Napoli ne soffre tantissimo. Nonostante le voci di mercato, il georgiano credo che debba rimanere in Campania per crescere ulteriormente, dal punto di vista tattico lo vedrei bene schierato sotto la punta oppure da trequartista, ha bisogno della visione completa del campo”.

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